| 
  • If you are citizen of an European Union member nation, you may not use this service unless you are at least 16 years old.

  • You already know Dokkio is an AI-powered assistant to organize & manage your digital files & messages. Very soon, Dokkio will support Outlook as well as One Drive. Check it out today!

View
 

Ricarica Wireless e diffusione Veicoli elettrici

Page history last edited by Amedeo Fadini 9 years, 4 months ago

Il tema dei veicoli elettrici in ambito urbano è uno dei principali argomenti relativi alla sostenibilità ambientale e alla lotta all'inquinamento.

Il dilemma dell'uovo e della gallina
Per diffondere maggiormente i veicoli elettrici servono maggiori infrastrutture di ricarica, colonnine e punti di ricarica dedicati in quanto la ricarica dalla presa domestica necessita di tempi molto lunghi a causa della scarsa potenza istantanea disponibile.

 

D'altro canto finché non c'è una sufficiente diffusione delle infrastrutture di ricarica le diffusione dei veicoli elettrici resta confinata a quegli ambiti e soggetti che sono legati al mezzo elettrico per ragioni normative piuttosto che culturali ( dipendenti e aziende pubblici, centri storici, parchi naturali etc...)

 

 

Pubblico o privato?

Alcune iniziative di creare infrastrutture importanti, con ricarica a pagamento, rivolte al trasporto privato non hanno avuto il successo sperato, come ad esempio Bari dove le colonnine posate dall'Enel a costo zero per il comune rimangono in gran parte inutilizzate, tanto che ne sono state realizzate solo la metà.
http://www.barinedita.it/storie-e-interviste/n1602-bari-flop-dell-auto-elettrica--25-colonnine-per-la-ricarica-inutilizzate

Oppure il caso di Lipari dove ho verificato quest'estate, pur trovandosi in una condizione favorevolissima per il noleggio dei veicoli elettrici, il progetto non è arrivato nemmeno ametà, sono state realizzate solo le colonnine e la maggior parte non è funzionante.
http://www.giornaledilipari.it/ripartenza-iter-auto-elettriche-su-gazzetta-di-oggi/

Mi sembra di gran lunga più promettente per il settore privato l'approccio di Tesla che oltre ad aver realizzato tre modelli di vetture ad alto costo, ma anche ad altissime prestazioni, si è preoccupata di progettare (e sta realizzando) una propria rete di ricarica destinata ai propri clienti/utenti, con il vantaggio non trascurabile che l'energia fornita è gratis per gli utenti (o meglio compresa nel cospicuo prezzo di acquisto delle vetture)
http://www.tuttogreen.it/auto-elettriche-tesla-crea-corridoio-elettrico-tra-new-york-los-angeles/
http://www.webnews.it/2014/09/22/tesla-supercharger-italia/

L'innovazione tecnologica conta?
In questo quadro le novità tecnologiche di ricarica wireless hanno vasta eco sulla stampa specializzata ma sono davvero novità di portata così grande da invertire la tendenza?
La tecnologia consente di ricaricare i veicoli (se dotati di una apposita piastra) senza bisogno di cavi mentre sostano presso le stazioni di ricarica: la ricarica avviene tramite induzioen magnetica grazie ad una bobina alloggiata nel terreno e un altra sotto il pianale della vettura. Si stanno effettuando test in Giappone, a Londra e in Germania
http://www.tuttogreen.it/ricaricare-le-batterie-dellauto-elettrica-senza-fili-e-in-poco-tempo-lultima-frontiera-abbattuta-da-qualcomm-halo/
http://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/auto-elettrica-senza-fili-toyota-ci-prova

C'è sicuramente il vantaggio che la colonnina è meno esposta a guasti ed atti vandalici, resiste senza problemi agli agenti atmosferici e una maggior praticità d'uso ma richiede una infrastruttura più pesante.
Un altra possibile applicazione dela ricarica tramite induzione è l'utilizzo di  cavi interrati lungo le corsie autostradali che consentirebbero così anche la ricarica in movimento: questo sistema pare sia stato applicato con successo nell'ambito del trasporto pubblico in corea.
http://www.tuttogreen.it/arriva-in-corea-il-bus-olev-che-si-ricarica-dalla-strada/

In questo caso la dotazione di infrastrutture da realizzare è molto più impegnativa, e un simile investimento può esser giustificato se indirizzato al sistema di trasporto pubblico piuttosto che al mezzo privato.

Una cosa che tutti questi sistemi presentano in comune, anche quelli falliti , è la gestione intelligente dei punti di ricarica trmite appositi software e app.

Nell'ambito della creazione di una smart city la mobilità ad emissioni zero ha sicuramente una parte rilevante, ma la domanda che emerge da queste diverse esperienze è: a chi tocca realizzare l'infrastruttura?

Se ci si rivolge all'ambito privato il successo di Tesla e il fallimento di Bari confermano che l'infrastruttura di ricarica tocca al privato: la compatibilità tra colonnine e veicoli è garantita dal produttore comune, che è anche interessato a mentenere in efficenza la rete. Le aziende produttrici di automobili si trasformano gradualmente in fornitori di servizi di mobilità piuttosto che in produttori di beni.
Se ci si orienta invece al veicolo elattrico per il trasporto pubblico, che è più in linea con l'intelligenza collettiva e l'economia di condivisioen che dovrebbe animare la smart city, può essre remunerativo l'investimento pubblico, ma a questo punto la novità tencologica passa in secondo piano visto che l'autobus con ricarica a induzione OLEV non è tanto dissimile dal filobus o dal tram, altri mezzi ad emissioni zero che richiedono un grande investimento infrastrutturale per poter funzionare.






Comments (0)

You don't have permission to comment on this page.