L'agenzia regionale per l'ambiente dell'emilia Romagna, anche grazie al colelga Riberti, ex alunno di questo corso di laurea, si prepara a mettere in atto strumenti partecipativi per il monitoraggio ambientale.
http://www.arpa.emr.it/cms3/documenti/_cerca_doc/ecoscienza/ecoscienza2013_2/cagnoli_riberti_es2_13.pdf
Si parla delle tradizionali mappe dei sensibilità ambientale ottenute per sovrapposizione e della necessità di un attento monitoraggio a valle delle scelte di piano. Il monitoraggio e il controllo presuppongono la possibilità di cambiare le scelte fatte e calibrarle sulla base di una informazione in evoluzione.
La tesi di Riberti e questo articolo ricordano soprattutto la mappatura del rumore in forma partecipativa tramite l'utilizzo degli smartphones,
ma la disponibilità di nuove tipologie di sensori da connettere al cellulare anche via bluetooth e una maggiore coscienza dei cittadini sulle problematiche ambientali, uniti ai dati tradizionali provenienti dal telerilevamento (si pensi alle immagini multispettrali per la rielvazione dei tetti in amianto o abbandono di rifiuti tossici) possono permetterci di progettare sistemi integrati di monitoraggio ambientale capaci di raccogliere nella propria base informativa tanto i fatti quanto la percezione degli utenti.
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