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Milano e i social Network che funzionano

Page history last edited by Amedeo Fadini 10 years, 2 months ago

Milano il comune social?

04/02/2014

Sul periodico digitale Smartinnovation leggo una intervista che racconta di come funzioni bene il "social media team" del Comune di Milano, ovvero gli esperti di comunicazione che curano le pagine facebook del Comune di Milano (alcune legate a particolari tematiche) e twitter.

Il primo passo per costruire una smart city, si è detto più volte, è quello di educare degli smart-citizens e la presenza di una amministrazione sui social network non è questione di strumenti ma di relazioni.
Non mi stupisce leggere che il lavoro è cominciato con un ripensamento delal comunicazione classica dell'ufficio stampa e sono stati attivati dei momenti di formazione per il personale. Gli strumenti 2.0, infatti hanno senso quando attivano un canale diretto con i cittadini, dove le persone possono parlare di cose concrete, e guarda caso chiedono attenzione alel piccoel manutenzioni che se trascurate trasmettono una immagine di degrado.

Quando abbiamo studiato strumenti di mappatura partecipativa come Iris o "Arzignano dialoga", dopo aver visto nascere crowdmap, io mi ero persuaso che le mappe collaborative costruite online fossero uno strumento formidabile per creare quello spazio di ascolto per il cittadino che permette una governance condivisa della città. Dopo aver realizzato un paio di esperienze che hanno a che fare con i piani urbanistici di Concordia Sagittaria e Quarto d'altino mi sono ricreduto: i lnumero dellepersone che sono in grado di oggettivare e spazializzare i propri bisogni mettendoli su una mappa è troppo limitato. Purtroppo il webgis, pur strumento irrinunciabile per qualsiasi amministrazione, rischia di diventare uno spazio di ascolto riservato ad une élite, forse nemmeno particolarmente meritevole.

 

 

 

 

A scorrere le pagine facebook del Comune di Milano [0] colpisce l'attenzione ai commenti dei cittadini, spesso critici o addirittura caustici, ai quali viene SEMPRE risposto, con uno stile diretto, fermo, ma al tempo stesso amichevole. Questo è quellco che serve per partire, per coinvolgere le persone nella visione futura della città. Meglio quindi raggiungere i cittadini là dove si trovano già, assumere il loro linguaggio, piuttosto che convincerli ad adoperare nuove piattaforme: la cosa interessante è che Facebook e twitter vengono comunque utilizzati in gran parte da dispositivi mobili, e le informazioni possono essere categorizzate in forma spaziale anche in secondo tempo, individuando dei pattern specifici nelel discussioni che si sviluppano.

L'intervista:
http://smartinnovation.forumpa.it/story/75151/social-network-e-pa-volte-funziona-guardate-il-comune-di-milano

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