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Writely, word processor web-based

Page history last edited by Francesco Gigante 11 years, 7 months ago

La definizione di Web 2.0 passa attraverso la contrapposizione del Web dinamico al Web statico: nel Web 2.0 si trovano le applicazioni ( forum, blog, chat, social network ecc) che favoriscono l’interazione tra il sito web e l’utente. Viene abbandonata la concezione di mera fruizione per entrare in una dimensione sociale di condivisione delle informazioni dove le nuove tecnologie dinamiche permettono all’utente di modificare o creare ex novo contenuti multimediali possibilmente residenti al di fuori del proprio storage (on the cloud). I contenuti sono caratterizzati da una grande semplicità di compilazione conservando tuttavia una veste grafica accattivante. Questo avviene utilizzando strumenti on line come se fossero delle applicazioni residenti sul proprio computer. Ad esempio Writely, il prodotto di una startup di Silicon Valley chiamata appunto Upstartle (http://venturebeatprofiles.com/company/profile/upstartle ), ha rappresentato una considerevole innovazione: questo word processor  web-based permetteva di salvare i testi creati online in collaborazione con altri utenti in formati come DOC, postscript, RTF, ODF ed anche PDF che a loro volta potevano essere aperti e modificati con varie suite in ambienti Windows (Office) e Unix (OpenOffice). Writely era scritto in C#,  che permetteva un debugging integrato del browser e dei componenti server, con una tecnologia di base Asynchronous JavaScript + XML (Ajax) con la possibilità di utilizzare i feed RSS in modo che gli utenti fossero sempre consapevoli delle ultime versioni dei documenti (http://radar.oreilly.com/2005/10/the-secret-sauce-of-writely.html ).

 

Nel marzo 2006 Upstartle, cioè Writely, insieme ai suoi ideatori ( vedi foto sopra) è stata acquistata da Google (http://www.infoworld.com/t/applications/google-acquires-online-word-processing-app-provider-156 ): l’ingresso nell’architettura Google Docs ( ottobre 2006 ) non ha modificato la filosofia che ha portato al successo l’applicazione: “every aspect of this app should behave the way real users expect”. Credo che in questo concetto sia contenuta la carta vincente delle tecnologie informatiche.

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