il tema dell’energia rinnovabile è trattato da molto tempo e sta acquisendo sempre più importanza in quanto sempre più si teme l’esaurimento delle risorse. I progetti in atto sono tra i più svariati, dalle novità nel design che comprendono nuovi pakaging o la condivisione condominiale di elettrodomestici (cosa che già avviene in altri paesi come la svizzera) alle novità più “tecnologiche” come il rivestimento pittorico(sia per interni che per esterni) “mangia smog” in grado, cioè, di trasformare lo smog in aria pulita grazie alla luce, e le novità in campo economico con specifici finanziamenti. Un sistema interessante è stato sperimentato dalla vaillant e prevede l’utilizzo di un materiale particolare, la zeolite.

1.Acquisizione delle informazioni

ZeoTherm è un sistema integrato, che comprende pannelli solari, pompe di calore a gas e,  zeolite, un materiale particolare a cui è affidato il compito di aumentare l’efficienza del sistema, facendo risparmiare energia e, quindi soldi. I laboratori di ricerca e sviluppo del colosso tedesco Vaillant si sono messi al lavoro e in otto anni sono riusciti a ottenere una zeolite sintetica che riproduce in tutto e per tutto la  caratteristica della pietra naturale, con il vantaggio però di non doverla estrarre sottraendo risorse alla natura e di poter disporre di un materiale puro

2.processo e tecnologia

Questo materiale può essere molto importante sopratutto per chi produce impianti che si occupano di generare calore per scaldare acqua  infatti, senza bisogno di energia dall'esterno,riesce a fare la stessa cosa da solo con il solo contatto con l'acqua. Il materiale ha come caratteristica quella di emanare calore quando viene a contatto con l'acqua; arriva fino a 80 gradi, per poi asciugarsi e tornare rapidamente allo stato di partenza, pronto a surriscaldarsi di nuovo,ha al proprio interno minuscole cavità che intrappolano le particelle d’acqua così da trasformare  l’energia che le molecole possiedono, in calore.

3.Accesso e condivisione alle informazioni 

 La zeolite da sola ancora non ce la fa a far funzionare un impianto di riscaldamento. Quando viene bagnata emette calore, ma poi deve asciugarsi per potere ripetere la performance. Però è chiaro che il suo ruolo in un ciclo di produzione come quello di una caldaia, può essere strategico. E la Vaillant sta pensando a come utilizzarla anche nelle piccole caldaie domestiche a gas. Se all’improvviso tutti gli impianti di riscaldamento di una città come Milano adottassero questo sistema, hanno calcolato, l’effetto sarebbe di 150.000 tonnellate di CO2 in meno all’anno o, detto in termini ancora più semplici, l’equivalente di 103 giorni all’anno con la città senza nemmeno un auto per le strade

http://www.vaillant.it/stepone2/data/downloads/ab/46/00/depliant-zeotherm-2012.pdf