La rivista Smart City è un supplemento alla rivista Digitalic (www.digitalic.it). Sul sito web della rivista Smart City sta scritta una cosa molto interessante per chi si interessa di Smart City: "la prima rivoluzione industriale ha visto la nascita della macchina a vapore e di nuovi sistemi di stampa, la seconda è stata "alimentata" dal petrolio e ha osservato la nascita della radio, mentre la terza – contraddistinta dalla massiccia introduzione dell'elettronica e dell'informatica nell'industria e tuttora in atto – vedrà convergere le reti dell'energia con le reti intelligenti di Internet. In ogni città gli edifici diventeranno produttori di energia e di informazioni. Sta nascendo il sogno europeo contrapposto al sogno americano: questo è il pensiero di Jeremy Rifkin, economista americano che vede un futuro nuovo per le città del Vecchio Continente, in cui ogni comune, ogni edificio diventerà intelligente e sarà connesso in Rete con gli altri, diventando attivo produttore di energia e di informazioni".

Dal numero 1 della rivista Smart City ho estrapolato l'articolo che ho allegato, un'intervista al Sindaco di Pisa riguardo l'elevato impegno profuso dalla città di Pisa nell'impiego delle tecnologie digitali per lo sviluppo della città.

L'impegno per creare una Smart City porta avanti un discorso legato al digitale che ha radici lontane nel tempo. Ad esempio, l'Università di Pisa è stata la prima in Italia a istituire un corso di laurea in Informatica, nel lontano anno accademico 1969/1970. Oggi, Pisa è la sede dell'Istituto di Informatica e Telematica del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Pisa è anche la città in cui viene organizzato l'Internet Festival (www.internetfestival.it), festival che riunisce seminari, workshop ed eventi aventi valore culturale e scientifico. E così via.

Oggi, il Sindaco di Pisa ci aggiorna su quanto è stato fatto e sulle novità che coinvolgono Pisa in questo campo, a partire dal nuovo Piano Regolatore Digitale fino alla connessione internet wireless di Wi-Fi Pisa. Verrà potenziata anche l'infomobilità, con sensori alle porte della città che misurano in tempo reale i flussi in entrata e in uscita. Importante, a livello progettuale, la scelta di effettuare interventi con un disegno unitario e non a macchia di leopardo.

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