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Open Data: quando è la comunità a fare politica

Page history last edited by Cristina Ongaro 11 years, 11 months ago

OPEN DATA

 

Il movimento che sta portando, uno dopo l’altro, gli Enti locali italiani ad adottare le procedure degli Opendata devono essere – e lo sono – uno stimolo affinchè soggetti pubblici e privati, commerciali e no profit utilizzino questi dati per renderli più fruibili ai cittadini con interfacce intuitive e con chiavi di lettura non necessariamente legate al rapporto con la Pubblica Amministrazione.

 

Questo fenomeno deve portare anche alla nascita di progetti che si avvalgano della collaborazione dei cittadini (la cosiddetta “mass collaboration”) per creare valore nei confronti della cosa pubblica.

Qualche esempio tratto da esperienze internazionali:

- il quotidiano inglese Guardian è famoso per aver reso i lettori del sito (non i suoi giornalisti) protagonisti della scelta di quali informazioni dovessero essere pubblicate rispetto al milione di documenti che il Governo inglese rilasciò per dimostrare la propria buon fede di fronte allo scandalo delle spese pazze dei politici britannici;
- il sito inglese Fixmystreets.com è una mappa collaborativa che permette ai sudditi della Corona britannica di segnalare episodi di vandalismo e di mancanza di sicurezza e di creare un senso di partecipazione pubblica alla vita del territorio;
- in città come Amburgo e Belo Horizonte, il processo di redazione del bilancio è partecipato e coinvolge online i cittadini nel dare la propria opinion sulla rilevanza delle diverse voci di spesa;
- Mapecos.com negli Stati Uniti permette di analizzare le emissioni prodotte da oltre 20 mila stabilimenti industriali ed è legata a movimenti ambientalisti e sociali di presidio del territorio.

Un esempio italiano è l'Enel che spinge sugli open data, diventando la prima azienda privata italiana che rende liberamente disponibili i propri dati economici, di sostenibilità e ambientali attraverso questa modalità.

Da tempo i bilanci della società sono disponibili nel sito del gruppo e consultabili on line ma da quest’anno, i dati del bilancio di esercizio 2011  sono anche “importabili” per successive elaborazioni e riproduzioni.

L'azienda confida sulle opportunità che il movimento internazionale Open Data offrirà al mondo dell’impresa.

Sul sito http://data.enel.com/it è possibile non solo consultare i dati civilistici/consolidati e di esercizio del bilancio 2011 del gruppo nonché i dati del bilancio ambientale e di sostenibilità, ma è anche possibile scaricare sul proprio Pc i relativi contenuti in formato Excel, Csv e Xml.

Il progetto data.enel.com si rivolge a istituzioni, azionisti, privati cittadini e giornalisti seguendo l’esempio di alcune istituzioni pubbliche statunitensi e britanniche che hanno scelto Open Data come modalità di dialogo partecipativo con cittadini, istituzioni e territorio.

 

Comments (1)

Ginevra Iorio said

at 4:13 pm on May 5, 2012

a proposito degli open data rinvio ad un mio post http://clamsitel.pbworks.com/w/page/53391416/open_data#view=edit

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