Il sistema mondiale di collegamenti è già molto complesso: Internet of Things, ovvero comunicazioni da macchina a macchina attraverso sensori e dispositivi di collegamento.

Axeda (www.axeda.com, una società nata nel 2000 a Foxboro, Massachusetts) sta cercando di utilizzare, oltre al monitoraggio, l'intelligenza nella gestione in tempo reale della nuvola di sensori a cui è connessa la propria piattaforma.

Attualmente vengono gestite un numero altissimo di transazioni dai sensori attivi (circa 10.000 al secondo) e sono in continuo aumento; entro il 2020 si prevede che ci saranno 50 miliardi di dispositivi connessi al sistema.

I sensori sono di tutti i tipi: in un edificio ci sono i rilevatori di incendio, di apertura di porte e finestre, di presenze in movimento negli ambienti, e sono centralizzati attraverso un gateway; ci sono i sensori di posizionamento di veicoli, merci, da cui si ottengono mappe; ci sono i sensori di macchine di pagamento (parcheggi, bevande), del traffico, ecc.

Lo schema previsto è la capacità di scalare i flussi di dati in modo esponenziale, invece che con il classico metodo lineare: il software Axeda prevede, oltre ad un monitoraggio che origina specifici comandi, anche un cruscotto intelligente che analizza i dati della miriade di sensori, ne astrae la situazione e applica i programmi previsti.

Un altro punto di forza del sistema Axeda-cloud è l'utilizzo di formati di trasmissione standard/opensource che permettono l'interoperabilità dei servizi offerti.