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COSMO SkyMed_Costa Concordia

Page history last edited by Cristina Ongaro 12 years, 3 months ago

Inserisco questo ariticolo tratto dalla rivista GEOmedia che tratta un tema attualissimo che riempie Tv, giornali, riviste....

 

COSMO-SkyMed segue costantemente l'evoluzione della nave Concordia

 

L’Agenzia Spaziale Italiana ha attivato i satelliti in modalità emergenza su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile.

I Satelliti di COSMO-SkyMed inviano a terra nuove immagini radar, a maggiore risoluzione, della nave arenata sulle coste dell’isola del Giglio. Tutti e quattro i satelliti della costellazione duale italiana sono stati attivati in modalità di emergenza su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile per monitorare la zona del naufragio.

I radar di COSMO-SkyMed dovranno catturare e controllare ogni eventuale, e non auspicabile, sversamento in mare di oli. L’Agenzia Spaziale Italiana fornirà alla Protezione Civile il massimo supporto per tutte le attività previste nella zona dell’incidente e, attraverso le elaborazioni interferometri che, per la valutazione della stabilità della nave a integrazione del sistema di monitoraggio a terra.


L’attivazione della modalità di emergenza dei satelliti di COSMO-SkyMed raddoppia il piano di missione considerando la zona come prioritaria da monitorare. Le immagini radar dei satelliti saranno effettuate con la massima risoluzione possibile.

 

http://www.rivistageomedia.it/201201203811/Notizie/cosmo-skymed-segue-costantemente-levoluzione-della-nave-concordia.html

 

Comments (4)

Ginevra Iorio said

at 10:15 pm on Jan 24, 2012

in risposta al tuo post vorrei segnalare anche un'altro articolo della stessa rivista. L'articolo mi è sembrato collegato al tuo in quanto parla di un progetto che dovrebbe facilitare le previsioni ambientali attraverso un sistema satellitare. Il progetto Cold Weather Airborne, della NASA , affronterà la sfida di calcolare la portata delle precipitazioni nevose in corso (GPM - Global Precipitation Measurement) e misurare contemporaneamente la nevicata dallo spazio. GPM dovrebbe rappresentare la prima missione satellitare internazionale che fisserà un nuovo standard per le misure di precipitazione, fornendo in tutto il mondo, ogni tre ore, le più evolute osservazioni su pioggia e neve.

http://www.rivistageomedia.it/201201203810/Notizie/misurare-le-precipitazioni-nevose-in-tempo-reale-da-satellite-ed-aereo.html

umberto zulian said

at 12:18 pm on Jan 25, 2012

Aggiungo anch'io una notizia riportata dalla rivista geomedia: una lettera del Prof. Luciano Surace

http://www.rivistageomedia.it/images/Lettera_aperta_Presidente_ASITA%201.pdf

che analizza la situazione della cartografia navale a livello mondiale. Riporto solo alcune frasi che mi sembrano molto significative:

Serve “una non emotiva valutazione di quanto accaduto...... tesa anche a ricercare eventuali responsabilità di sistema” e ragionare “sulle risorse destinate a garantire qualità, efficienza ed efficacia al sistema” di navigazione nel suo complesso
“molti utenti di carte nautiche non hanno alcuna idea sul grado di incertezza delle informazioni presenti sulle carte che usano”

Nel 2003 c'è stato il naufragio di una nave della Guardia Costiera canadese che usava “una carta con informazioni incomplete sulla affidabilità dei dati che si basavano su rilievi del 1923 condotti con sestante e scandaglio a filo........con rilevanti porzioni di fondo non esplorate”

Il problema di fondo (del processo decisionale?) che si è evoluto è che esiste “un elevata accuratezza del GPS che consente di seguire accuratamente la rotta pianificata”. Peccato che “questo approccio dei decisori non tiene in alcun conto le incertezze di localizzazione e di profondità degli ostacoli che essi hanno pianificato di evitare” ottenendo quindi “troppo spesso un'irresponsabile fiducia acritica nella tecnologia, unita alla superficialepresunzione che un’area è sicura anche in assenza di corrette informazioni”.

Il budget totale dei potenziali errori di navigazione è composto attualmente da tre incertezze fondamentali: posizionamento degli ostacoli sulle carte, valori di profondità indicati e l’incompleta copertura (l’incertezza sull’esistenza o meno di un ostacolo).

Francesco Gigante said

at 6:11 pm on Jan 25, 2012

Qui ci sono le immagini del disastro in alta risoluzione:
http://www.asi.it/it/news/gli_occhi_di_cosmoskymed_sulla_tragedia_del_giglio

Amedeo Fadini said

at 1:14 pm on Jan 27, 2012

Con l'occasione dell'esame di telerilevamento ho ripassato tutti i dati della missione Cosmo sky-med e ho fatto una rilfessione che è adatta al titolo di questa sezione.
Quando si parla di satelliti gran parte dei mass media non hanno idea di cosa si parla. In televisione ho sentito la notizia "tutti i satelliti italiani sono puntati sulla nave" e mi ha fatto sorridere perché forse si immagina che l'italia abbia una flotta di satelliti enorme, però sostanzialmente la notizia è vera. Curioso è il fatto che non si sia vista in televisione o sui giornali l'immagine radar di Cosmo Skymed che è largamente diponibile online. La grande potenzialità di questa costellazione è senza dubbio poter fornire immagini in poco tempo anche di notte (come nel caso in esame) o con cielo coperto.

Ha avuto di gran lunga maggior diffusione l'immagine scattata da Wolrd View 1 di digitalglobe, perché viene dal sensore pancromatico a 0.41 cm ed è come una fotografia (tra l'altro scattata grazie a un bel colpo di fortuna perché le nuvole si sono spostate)
la vedete qui:
http://www.digitalglobe.com/sites/default/files/italy_giglio_jan17_2012_0.jpg
leggendo in rete ho trovato molti commenti negativi alla misisone COSMO Sky-med perché vengono definiti "satelliti spia" e soprattutto si afferma che "nessuno controlla ciò che i militari fannocon quei dati" tutto deve essere partito da qui:
http://inchieste.repubblica.it/it/espresso/2011/06/14/news/satelliti-17670658/

Il tema può essere legato all'aspetto della privacy, ma anche ad una certa ignoranza e superficialità nel trattare la materia: è curioso che molti italiani siano spaventati di quel che possono fare i militari con immagini Radar (che vanno ogni volta decofidicate) e non si curino molto del fatto che una azienda privata come digitalglobe può scattare una fotografia a colori (quando il cielo è limpido) alla stessa risoluzione.

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