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Import-export mondiale rifiuti plastici

Page history last edited by umberto zulian 12 years, 3 months ago

Il business dei rifiuti, l’Italia esporta e la Cina ci guadagna

Notizia rilevata sulla Geomedia Newsletter del 21 dicembre
http://www.rivistageomedia.it/201112203751/Notizie/il-business-dei-rifiuti-litalia-esporta-e-la-cina-ci-guadagna.html

 

che a sua volta rimanda all’applicazione ArcGIS Online
http://explorer.arcgis.com/?open=87a6bb2178044d8e96abbf0166e3bba3

 

Flussi import/export
La mappa pubblicata mostra come l’Asia (principalmente la Cina) si sia affermata come catalizzatore dei flussi di importazione e trattamento di grandissime quantità di rifiuti plastici per poi riesportare prodotti lavorati. Per i flussi di importazione verso il Nord America si si evidenzia una forte decrescita dei flussi provenienti dall’Asia e dall’Europa. In Europa si rileva un mercato interno in crescita nei paesi emergenti, con successiva esportazione verso l’Est asiatico.


Trend
Estremamente interessante l’analisi dei dati realizzata comparando in maniera combinata le evoluzioni temporali delle quantità importate ed esportate, e classificando le aree geografiche secondo 4 macrocategorie:
Paesi Riciclatori (Mainly Import): manifestano una tendenza alla crescita dei flussi di importazione ed un rallentamento dei flussi di esportazione, operando quindi per assicurarsi una disponibilità di materiali da utilizzare al proprio interno; ovvero una “tendenza al riciclo”;
Paesi Rinunciatari (Mainly Export): manifestano una decrescita dei flussi di importazione ed una crescita dei flussi di esportazione; ovvero una “rinuncia” a sviluppare il settore del riciclo;
Paesi Intermediari (Import/Export): manifestano una crescita tanto nei flussi di importazione che di esportazione dei rifiuti; ovvero una “intermediazione” dei flussi che mostrerebbe irrazionalità economica
Paesi Indifferenti (Uninvolved): tanto i flussi in ingresso che quelli in uscita decrescono, mostrando “indifferenza” alla prospettiva di mercato globale

Esri ArcGIS Online
Molto interessante la piattaforma applicativa di condivisione mondiale di dati geografici: la mappa dei flussi gli scambi di rifiuti plastici tra macroaree geografiche rappresenta le quantità scambiate con archi di spessore proporzionale, con i colori dell'area geografica di provenienza per l’export e dell’area di destinazione per l’import.
Con il timeslider in basso a destra è possibile visualizzare dinamicamente la variazione temporale dei flussi.

Comments (2)

Ivano GIULIANO said

at 12:19 am on Dec 30, 2011

Ho letto con molto interesse i links postati e devo dire che è molto interessante la simulazione dei flussi dei rifiuti plastici in explorer arcgis, il cui arco temporale seconso le indicazioni fornite va dal 2000 al 2009.
A titolo informativo il lavoro è stato svolto da In-TIME, spin-off dell’Università di Roma Tor Vergata, utilizzando ArcGIS Online insieme ai dati che derivano da un’elaborazione di informazioni raccolte dalle Nazioni Unite, realizzata nell’ambito di un’attività di ricerca svolta per il Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene (PolieCo).
Nella mappa dei flussi, gli scambi tra macroaree geografiche vengono rappresentati tramite archi di spessore proporzionale alle quantità scambiate, di colore corrispondente all'area geografica di provenienza per i dati sull'export e all'area di destinazione per i dati sull'import. È possibile inoltre visualizzare la mappa dei trend accendendo il layer omonimo, per scoprire in che categoria si colloca ciascuna area geografica... e quindi anche l'Italia! Tramite il timeslider è possibile visualizzare dinamicamente la variazione dei flussi nel tempo.

Ivano GIULIANO said

at 12:19 am on Dec 30, 2011

Risulta in modo molto evidente come l’Asia si sia affermata negli anni più recenti come catalizzatore dei flussi di importazione, con il ruolo principale svolto dalla Cina, che tratta grandissime quantità di rifiuti plastici per poi riesportare prodotti lavorati, ed una rilevante progressione dell’India. Valori importanti di importazioni si registrano per il Nord America, in cui però negli ultimi anni si evidenzia una forte decrescita dei flussi provenienti dall’Asia e dall’Europa. In generale, in Europa è possibile rilevare un florido mercato interno, con quantità sensibilmente crescenti per i paesi del Nord e dell’Est (ovvero i paesi storicamente attivi in questo settore stanno perdendo di peso a favore di paesi tradizionalmente più marginali o addirittura emergenti) e successiva esportazione verso l’Est asiatico.

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