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La Tabacco sui dispositivi mobili

Page history last edited by Amedeo Fadini 12 years, 7 months ago

In questi giorni mi è tornata alla mente la presentazione che la casa editrice Tabacco ha fatto alle "quarte giornate italiane GvSig" a Udine i l21 aprile:

qui trovate il video

http://www.viddler.com/explore/gvsig/videos/391/

e la presentazione:

http://www.gvsig.org/web/community/events/giornate-italia/2011/documenti-e-articoli

 

L'analisi che voglio fare qui riguarda il percorso di progettazione di questa idea, in particolar modo riguardo alla scelta delle tecnologie: le domande a cui rispondere sono nate praticamente da sole.

 

- Che differenza passa tra una collana di mappe e un servizio Online?

- Possiamo dire che quello prefigurato dalla Tabacco sia un "Sistema informativo Geografico"?

- Con quali criteri sono state scelte le tecnologie da utilizzare?

- Quali le criticità a cui andranno incontro?

 

Dalle mappe all'online.

Il sucecsso delle Carte Tabacco è partito dalla capacità di stampare le carte IGM in forma comprensibile agli escursionisti con una elevata qualità grafica e arricchite di numerosi dettagli e informazioni importanti. nella mia opinione restano comunque dei lavori sostanzialmente grafici e anche loro quando si presentano non mancano di sottolineare il dettaglio delle sfumature disegnate a mano. Chi va in montagna sulle dolomiti ha da sempre utilizzato le carte tabacco perché sono le migliori sul mercato, le più complete e vendute capillarmente in tutti i rifugi. Anche se realizzate con il computer restano a mio parere un prodotto di natura grafica. E questa è la tecnologia che sanno usare meglio:

foto1_azienda.jpg

 

Un sistema informativo geografico non dipende dalla tecnologi autilizzata, per cui mi sono chiesto se, data la grande quantità di informazioni che le mappe contengono, si può parlare comunque di un SIT strutturato, dove il passo di andare online è solo un cambio di tecnologia.

Il mio parere è no. Una mappa è l'insieme di un lavoro complesso, ci sono molti strati informativi, ma non c'è interazione tra questi strati, non dubito che i tracciati dei sentieri siano stati digitalizzati e gestiti in un SIT, ma alla fin fine chi apre la cartina si trova davanti a uno sfondo (con i particolari disegnati a mano) e a una serie di percorsi e di simboli. L'escursionista esperto oltre alla cartina si portava altimetro (da tarare alla partenza) e bussola.

Condivido ampiamente la scelta della casa editrice di ammodernarsi ed è comprensibile anche la scelta di sbarcare su Iphone prima di altre piattaforme. Non è detto che l'analisi dei bisogni, svolta soprattutto monitorando i blog e i forum sia state esaustiva,  ma la richiesta di avere la tabacco in formato digitale è sicuramente reale per le nuove generazioni.

 Quello che si vuole offrire però è una consultazione della mappa arricchita di informazioni, il cambiamento fondamentale è quello di vedere il puntino sulla mappa che indicca dove mi trovo ma non ho ad esempio la possibilità di sovrapporre i sentieri all'immagine di Google o al WMS del PCN.

 C'è una comprensibile paura di mettere a disposizione una informazione geografica che una volta in digitale diventa non escludibile, non c'è a mio parere il coraggio di fare un salto da un prodotto editoriale in cui il guadagno è dato soprattutto dal copyright a un servizio.
 
 A quanto detto nella presentazione si cerca di dare spazio alla community degli utenti Tabacco , ovvero tutti gli appassionati di montagna che utilizzano le carte escursionistiche. Forse era ora, visto che da decenni c'è un forte rapporto tra la casa editrice e gli utenti che segnalano ben da prima dell'avvento di internet errori e desiderata...
 
 Durante la presentazione gli stessi ideatori parlano della necessità di aggiungere servizi nuovi e innovativi che sfruttino le caratteristiche dei dispositivi mobili.
 
Fondamentalemnte si tratt adi fornire informazioni ufficiali e informazioni generate dagli utenti, si indica la realtà aumentata come strumento di
 
 Quindi cosa farà questa nuova applicazione?
"La persona in escursione può fare delle fotografie, dei video, tutto il materiale è georeferenziato perché il telefono ha il GPS e posso inviare delle segnalazioni"
Ma questo si fa già con uan miriade di applicazioni gratuite o con un MMS!

Riguardo alla realtà aumentata ci sono degli aspetti che non sono stati presi in considerazione. Secondo la presentazione l'applicazione consentirà di:
- poter vedere le cime dei monti mentre inquadro il panorama

tabaccoAR1.jpg


- poter vedere l'indicazione della posizione di un altro dispositivo

tabaccoAR2.jpg



A quento detto, come ho già fatto notare agli sviluppatori, non è chiaro come pensino di correggere l'errore altimetrico: il ricevitore GPS infatti restituisce la quota elissoidica, ma se voglio vedere le cime delle montagne ho bisogno della mia quota ortometrica ben accurata.

Pertanto la posizione del punto che indica la cima della montagna sarà certamente più bassa di dove dovrebbe essere e spostata di un angolo corrispondente all'errore della bussola

Vedo ancora più critica la possibilità di tracciare un altro utente in movimento, indipendentemente dall adisponibilità della rete (le mappe vengono scaricate sul dispositivo) gli errori sulle 3 dimensioni dei due dispositivi si sommano, con risultati imprevedibili.

Ciò che gli sviluppatori dovranno prendere in considerazione è la disponiblità di un modello digitale del terreno molto accurato su cui tarare i diversi sensori, soprattuto per quanto riguarda l'altezza.

Si parla di precisione della mappa ma non di accuratezza.
Trattandosi di mappe al 25000 possiamo pensare a una accuratezza di +-25 metri, a questo dobbiamo aggiungere l'errore del GPS, non è un caso se il "pallino" della posizione ha più o meno le dimensioni del simbolo del rifugio (3 mm). E' una accuratezza più che sufficiente se si tratta di seguire un sentiero ben segnato, ma potrebbe essere del tutto inutile per un escursione scialpinistica in cui i segnavia sono coperti dalla neve. A maggior ragione se l'indicatore di posizione viene "agganciato" sul sentiero come accade nei navigatori stradali, di fatto potrei illudermi di essere nella posizione giusta e trovarmi anche 100 mt più a valle.

Mi sembra riduttivo, affidarsi unicamente alla tecnologia GPS per il posizionamento, sul terreno ci sono moltissimi punti di riferimento che possono servire a "correggere" la posizione anche in maniera automatica. Questo deriva dalla convinzione degli utenti non-GIS che la posizione rilevata dal GPS è la posizione reale, senza porsi problemi di errori e diverse rappresentazioni della realtà...

Che ne dite?

Amedeo

 

 

 

Comments (3)

Costantino Lorusso said

at 4:31 pm on Sep 5, 2011

Ciao Amedeo, ottimo articolo, ben strutturato e ricco di interrogativi :) Tutte le osservazioni che hai fatto hanno una solida base, ma vorrei soffermarmi sulla domanda che ti poni:

"[...] mi sono chiesto se, data la grande quantità di informazioni che le mappe contengono, si può parlare comunque di un SIT strutturato [...]"

Anche la mia risposta è NO, non credo che si possa parlare di Sistema Informativo Territoriale in senso stretto, e lo penso per il tuo stesso motivo: non c'è interazione fra i diversi livelli informativi che compongono quella che quì si riduce ad una mappa (ho utilizzato il termine "riduce" non in modo dispregiativo, ma solo per indicare uno dei prodotti conclusivi dell'utilizzo di un GIS). Cioè, possiamo considerarlo come il PRODOTTO di un GIS, ma non come un GIS stesso. Secondo me il fatto di contenere informazione georeferenziata non classifica il prodotto come Sistema Informativo territoriale in quanto con quel prodotto non riusciamo a fare una "analisi territoriale", caratteristica tipica e vero scopo di un GIS.

Ferré Nicola said

at 1:39 pm on Dec 31, 2011

Ciao Amedeo,
ho riletto il tuo articolo e mi sono chiesto come inquadrare l'evoluzione tecnologica da te descritta (imperniata
sulle tecnologie informatiche, telematiche e spaziali) rispetto il (vecchio?) paradigma della rappresentazione. Ti faccio un esempio come far conciliare la rappresentazione di un edificio descritto dalle classi intesa GIS con il nuovo paradigma dell'Immagine?

Amedeo Fadini said

at 2:35 pm on Jan 3, 2012

Aggiorno l'argomento perché gli amici della tabacco mi hanno accettato come Beta tester dell'applicazione e quindi ne ho fatto esperienza diretta.
Beh bisogna ammettere che loro restano saldamente ancorati al paradigma dell'immagine, infatti tutto quello che consente ora l'applicazione è la visualizzazione delal propria posizione sopra allamappa topografica scannerizzata e offerta tramite tiles.
Non è possibile ancora il calcolo dei percorsi, è possibile scattare fotografie georiferite e registrare le traccie delle proprie escursioni.
C'è anche la funzionalità di realtà aumentata, ma è molto simile ai servizi esistenti, non c'è ne una correzione accurata della quota ortometrica (anche se bisogna ammettere che l'Iphone è molto più preciso in quota rispetto al vecchio N97) ne un calcolo della visuale da un determinato punto, ne consegue che visualizzo anche un paese che sta al di là della montagna.
Sembra che percorsi e fotografie verranno condivisi attraverso la community di Tabacco, ma speriamo che i percorsi possano essere anche esportati in altri formati, sarebbe un peccato cercare di restringere tutto in un recinto dettato da reagioni di marketing

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